Specificità del settore

Il settore circense italiano è costituito da tutti i soggetti che promuovono il circo, incoraggiandone la pratica e la visione. Per comprendere come la grande eterogeneità delle nuove forme circensi si possa abbinare alla tradizione italiana delle famiglie circensi, si ritiene opportuno e determinante iniziare a utilizzare la parola circo come termine neutro, al pari del teatro e della danza, senza alcun pregiudizio nell’accettare la grande varietà di declinazioni artistiche maturate negli anni. E’ importante che con il termine circo si identifichi la pluralità di forme espressive, in continuo rinnovamento, che hanno come elemento comune l’insegnamento e la tecnica circense.

All’interno di questa pluralità di forme espressive, si propone qui di porre l’attenzione sul circo contemporaneo e sul circo teatro. Partendo infatti dalle discipline classiche dell’arte circense (acrobazia, clownerie, funambolismo, giocoleria, tecniche aeree, tecniche equestri) il circo contemporaneo/circo teatro rompe con l’estetica tradizionale attraverso la rinuncia agli animali esotici e ai numeri classici intesi come capitoli a sé, susseguenti ma non conseguenti, inaugurando un’estetica multiforme con un approccio di tipo autoriale e sperimentale che vede l’introduzione di differenti linguaggi come la danza, la coreografia, le tecniche attoriali, le arti visive e la tecnologia, con il ruolo fondamentale della musica, in una visione drammaturgica e registica. Viene rimodulato il rapporto con lo spazio e con il pubblico: non è più necessario avere un tendone per definirsi circo, in quanto nelle forme sceniche della contemporaneità non vi è una più una relazione necessaria tra contenitore e contenuto, e l’attenzione viene posta sull’asse del teatro, ossia sul rapporto tra colui che agisce e colui che, guardandolo, lo mette in condizione di farlo. Lo spettacolo è inteso come opera compiuta su base drammaturgica, coreografica e/o tematica; i confini si dilatano e le discipline circensi si declinano in modalità innovative. L’artista, in quanto autore-attore, pone al centro della scena la sua individualità e la sua tecnica virtuosistica non è più solo dimostrativa e attrattiva, bensì punta a essere interpretativa e intenzionale. È un nuovo modo di intendere e fare spettacolo: tutto contribuisce a valorizzare l’opera dando spessore alla storia che si racconta o alla tematica che si affronta, partendo dalla ricerca sul corpo, in mescolanza e fusione con altri linguaggi della scena, della pista e della strada, creando suggestioni nuove, di grande fascino e interesse. Il lavoro degli artisti spesso fugge da definizioni e catalogazioni: il circo contemporaneo/circo teatro nasce dalla tradizione ma segue un percorso autoriale – individuale e sperimentale – in un flusso continuo e variegato.

Di seguito cerchiamo di definire a grandi linee le specificità di questa nuova visione e approccio, che trae origine dalla millenaria tradizione circense e, inserendosi in quel solco, prova a tracciare inediti percorsi:

  • contaminazione di discipline e generi diversi, pur rimanendo nell’ambito delle arti circensi;
  • spettacoli con tutte le tecniche circensi;
  • spettacoli monotematici con una sola disciplina;
  • ogni compagnia ha una propria poetica autoriale, con estetiche differenti e ben riconoscibili;
  • le compagnie hanno diversi formati, dal solista alla coppia, dal gruppo al collettivo e al grande ensemble;
  • le compagnie non sono necessariamente nomadi;
  • gli artisti non provengono generalmente da famiglie circensi, ma si sono diplomati e perfezionati in scuole professionali di circo nazionali, europee e internazionali, dove accanto alla solida formazione tecnica sono insegnate altre materie di studio quali musica, danza, recitazione, coreografia, arti marziali, management, etc.;
  • lo spettacolo è firmato da un regista o da un collettivo di artisti e può prevedere l’intervento di un drammaturgo;
  • le compagnie non posseggono necessariamente un tendone;
  • gli spettacoli sono allestiti non solo su piste o all’interno di tendoni, ma anche in teatri, spazi performativi, luoghi all’aperto, site specific;
  • collaborazione con progetti europei di circo;
  • appartenenza a reti europee di circo;
  • forte mobilità nazionale e internazionale.

Tornando a osservare la realtà del settore nella sua totalità, possiamo notare un’importante incremento da un punto di vista numerico, che è riscontrabile nell’aumento:

  • degli allievi presso le scuole di formazione e perfezionamento professionale;
  • dei progetti di “circo sociale” aderenti alla visione internazionale di arti del circo come metodologia di inclusione sociale;
  • dei corsi amatoriali di tipo ludico e per l’infanzia che riflettono il progressivo aumento dell’interesse nei confronti della materia in un’ottica di accessibilita alle pratiche;
  • dei corsi amatoriali per adulti, in chiave sportiva e artistica;
  • dei festival di circo contemporaneo/circo teatro e progetti di promozione e
    formazione dei pubblici.

Inoltre, come ai tempi della Commedia dell’Arte e come in tempi recentissimi per i danzatori, gli artisti circensi italiani sono presenti in numero notevole presso le principali compagnie in Europa, risultandone la maggiore componente straniera.